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Verifiche acque potabili

Verifiche Acque Potabili

Direttiva Europea 2020/UE/2184
Decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18

Verifiche Acque Potabili

Direttiva Europea 2020/UE/2184
Decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18

OECIS Servizi srl, è un azienda del nostro Gruppo, che svolge attività di campionamento delle acque e avvalendosi di laboratori accreditati ACCREDIA rilascia rapporti di analisi chimiche e microbiologiche.
OECIS Servizi srl svolge l’attività con tecnici autorizzati e certificati Legge 4/2013 e in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2015
Decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18. 
Questo il recentissimo provvedimento che ha significativamente modificato la  normativa nazionale relativa alla qualità delle acque per il consumo umano.
Che interessa allo stesso tempo gestori dell’acqua pubblica, strutture commerciali, private, come condomini, odontoiatri, ristorazione pubblica e collettiva, bar, pub, ristoranti, pizzerie, mense, hotel, agriturismi, residenze sanitarie, RSA, campeggi, palestre.
In vigore
Il decreto è già in vigore, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 marzo 2023 ed è operativo dal 21 marzo 2023.
Decreto acque potabili 2023 cosa cambia
Per quanto riguarda i nuovi obblighi di coloro che vengono chiamati gestori di sistemi di distribuzione idrica interni, non quindi dei grandi gestori idro-potabili (10.000 m3 di acqua al giorno o 50.000 persone), la normativa ne va interessare una ampissima platea:
• a  strutture sanitarie, socio-sanitarie e socioassistenziali in regime di ricovero;
• b strutture sanitarie, socio-sanitarie, assistenziali non in regime ricovero, ambulatori e centri odontoiatrici;
• c1 strutture ricettive e alberghi, navi, istituti penitenziari, stazioni, aeroporti;
• c2 ristorazione pubblica e collettiva incluse mense aziendali e scolastiche;
• d caserme, istituti penitenziari, istituti di istruzione dotati di strutture sportive, campeggi, palestre e centri sportivi, fitness e benessere come le SPA e wellness, altre strutture ad uso collettivo come gli stabilimenti balneari.
Le attività citate sono raccolte nell’allegato VIII del decreto, che le ha suddivise per classi di priorità che vanno dalla A alla D (come da noi indicato in elenco) e che riporta in una tabella azioni a carattere di obbligo, azioni a carattere di raccomandazione. In base a quanto previsto dall’articolo 9 dello stesso decreto.
Gestore distribuzione idrica interna
Questa la definizione che ne dà l’articolo 2 al comma q: “«gestore della distribuzione idrica interna»: il proprietario, il titolare, l’amministratore, il direttore o qualsiasi soggetto, anche se delegato o appaltato, che sia responsabile del sistema idro-potabile di distribuzione interno ai locali pubblici e privati, collocato fra il punto di consegna e il punto d’uso dell’acqua”.
Sanzioni
Non adempiere a quanto previsto dal decreto può comportare sanzioni che vanno dai 5.000 ai 30.000 euro.
Direttiva (UE) 2020/2184
Il Decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18 è in Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020. Abroga il Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31.
D.Lgs. 23 febbraio 2023, n.18 – L’IMPORTANZA DI VERIFICARE LA SALUBRITÀ DELL’ACQUA
L’acqua destinata al consumo umano è un   Diritto Universale  e la sua tutela è ritenuta un’azione prioritaria dall’OMS, dall’ONU e dall’UE. Pertanto la Direttiva 2020/2184, recepita in Italia con il D. Lgs. 18/23, introduce un approccio basato sulla  prevenzione dei danni arrecati alla salute umana assicurandosi che l’acqua rispetti i requisiti fondamentali di salubrità e potabilità.
Inoltre il rapporto ISTISAN 22/33 sottolinea l’importanza e raccomanda la verifica della presenza della Legionella. Nonostante ciò, in Italia, i casi di legionella sono in costante crescita (grafico sotto).
Un rischio da non sottovalutare dato che questa malattia può risultare  letale nel 10% dei casi.
offre ai propri clienti l’opportunità di effettuare adeguati controlli per rispondere agli obblighi dettati della normativa in essere e per tutelare gli utenti che bevono acqua potabile al fine di scongiurare intossicazioni e problemi di salute che possono essere cagionati dalla contaminazione dell’acqua del rubinetto di casa.
Di seguito la lista delle tipologie di analisi:
• ANALISI DI POTABILITÀ DELL’ACQUA
• ANALISI LEGIONELLA
• ANALISI DELLE PISCINE
• ANALISI DEI POZZI
LA RESPONSABILITÀ DEL GESTORE DELLA DISTRIBUZIONE IDRICA INTERNA (GIDI)

E’ importante sottolineare che, in materia di salubrità dell’acqua,  la responsabilità  del gestore idropotabile termina sulla soglia del contatore dell’abitazione, del Condominio o dell’Azienda.
Oltre questa soglia, la responsabilità ricade sul gestore della distribuzione idrica interna, ossia sull’ amministratore di condominio  o sul  titolare dell’azienda , che  deve assicurarsi  che i valori rispettati al contatore del gestore idropotabile siano mantenuti all’interno di locali pubblici o privati lungo l’impianto idrico interno fino al rubinetto dell’utente finale.
La  sanzione  amministrativa applicata al GIDI che non adempie alle suddette disposizioni del decreto va da 5.000 a 30.000 euro.
LA PREVENZIONE È L’UNICA SOLUZIONE AL PROBLEMA

L’unico modo per limitare questi rischi è la  prevenzione, che deve essere effettuata attraverso un controllo scrupoloso delle acque destinate all’uso umano a cadenze regolari (almeno ogni anno).
Tale verifica viene effettuata dall’Ente di Certificazione OECIS Servizi che, attraverso i propri biologi specializzati ed il laboratorio accreditato, provvede ad effettuare il  controllo analitico chimico, fisico e microbiologico delle acque destinate al consumo umano.
In tutte le strutture come  condomini, aziende, alberghi, piscine, cliniche ed ovunque si consumi acqua potabile è obbligatorio effettuare  l’analisi di laboratorio delle acque  per scongiurare contaminazioni di  sostanze pericolose che possano mettere a repentaglio la vita degli utenti, tra cui bambini, anziani e persone fragili.
LE NORMATIVE VIGENTI
Oecis Srl, nelle sue analisi, si attiene ai parametri di legge indicati nel   D.Lgs. 23 febbraio 2023, n. 18,  che recepisce  la Direttiva 2184/2020, che stabilisce i limiti massimi di concentrazione delle sostanze presenti nell’acqua, elevando gli standard qualitativi dei parametri  chimici, fisici e microbiologici da analizzare in modo da evitare che la stessa possa essere ed essere contaminata o diventare un veicolo di microrganismi patogeni.
Il Decreto inoltre, introduce il concetto di valutazione e gestione del rischio del tratto domestico, per cui nel caso di edifici prioritari (presenza di strutture sanitarie, fisioterapiche, ricettive,ristorazione pubblica e collettiva, ecc…) il GIDI assicurerà (a partire dal 2029) la valutazione dei rischi secondo le linee guida del Rapporto ISTISAN 22/33.
Gli obiettivi del D.Lgs.18/23 sono “la protezione della salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, assicurandone la salubrità e la pulizia”.